Zodiac- Recensione spoiler
Una delle figure più amate dalla società di massa è quella del serial killer: assurdo anche solo a pensarci, eppure film, libri e serie tv che parlano di assassini spietati (sia veri sia inventati) sono a centinaia e, in linea generale, hanno sempre moltissimo successo. Un dettaglio che accomuna tutti questi prodotti è uno: alla fine della puntata, del libro o del film, noi scopriamo chi è l'assassino e quali sono le motivazioni che lo spingono, le quali, in linea generale, vanno al di là della semplice "pazzia" o di una qualche malattia mentale, che in realtà spesso si cela dietro i serial killer più spietati. In quest'ottica, "Zodiac" si differenzia dalla maggior parte di questi prodotti: il regista David Fincher sceglie di raccontare le vicende del Killer dello zodiaco, la cui vera identità e motivazioni sono tutt'oggi un mistero.
Il film segue le vicende di Robert Graysmith, un vignettista appassionato di enigmi e interpretato da Jake Gyllenhaal, Paul Avery, giornalista che finisce per diventare alcolizzato (interpretato da Robert Downey jr) e Dave Toschi, detective interpretato da Mark Ruffalo. L'indagine, nel film come nella realtà, risulta lunga e ambigua: più di una volta si penserà di aver trovato il colpevole, ma alla fine non saranno mai sicuri di aver catturato la persona giusta e ancora oggi, 50 anni dopo l'ultimo omicidio del Killer dello zodiaco, non si sà chi fosse davvero questa persona. Più che di un serial killer, "Zodiac" parla di un'ossessione: l'ossessione di Graysmith nel voler davvero capire chi si nasconda dietro quell'assassino misterioso che chiamava la polizia dopo aver ucciso senza farsi mai prendere e questa ossessione si rivela pericolosa e, alla fine non porterà ad una conclusione definitiva; pertanto, se amate i film in cui si svolge un'indagine lineare che porta allo smascheramento dell'assassino, questo non è il film che fa per voi, ma se amate personaggi intrepidi e così ossessionati da una storia da non fermarsi davanti niente al mondo, se amate quei personaggi che all'inizio sono timidi e tranquilli e alla fine non hanno paura di incontrare persone che potrebbero essere loro stesse il killer, allora non potrete non amare "Zodiac".
L'indagine analizzata nel film è complessa, i personaggi sono complessi e non si arriva mai ad una soluzione univoca perchè c'è sempre un tassello che non quadra: magari una persona ha tutte le caratteristiche e motivazioni per poter essere il Killer dello zodiaco, ma alla fine si scopre che il dna non combacia e le prove scientifiche finiscono per oscurare tutte le altre. Alla fine del film, così come nella realtà, viene arrestato colui che Graysmith riteneva essere il Killer dello zodiaco, ma non sarà questo il motivo per cui l'uomo verrà arrestato e seppur Graysmith sostenga tutt'ora che esso fosse il serial killer che stavano cercando, le analisi scientifiche mostrano il contrario e così, ancora oggi, l'identità del Killer dello zodiaco rimane un mistero. Tutto il film, così come tutta la vera indagine per catturare il Killer dello zodiaco, si basa propio su questo: tutto combacia tranne il punto più importante e pertanto, nonostante le motivazioni dell'assassino siano coerenti con il passato dell'indagato, nonostante dalle indagini sia emerso che l'assassino è ambidestro, proprio comei l sospettato e nonostante tutto abbia senso, il dna rinvenuto sul luogo del delitto non è quello del sospettato e questo è sufficiente a scagionarlo da tutte le accuse. Definire "Zodiac" complesso è dir poco e questo è uno dei motivi per cui bisogna assolutamente guardare questo film.
-A
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