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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Mindhunter- Recensione spoiler

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Il 16 agosto è uscita la seconda stagione di “Mindhunter”, la serie tv firmata Netflix e creata da David Fincher in cui si parla di come sia nata l’unità di scienze comportamentali del FBI e di come le tecniche da loro sviluppate siano utili nel trovare i serial killer. In questa seconda stagione ritroviamo i protagonisti della prima: gli agenti Holden Ford e Bill Tench, la dottoressa Wendy Carr e l’agente Gregg Smith, spesso escluso dalle decisioni e relegato al ruolo di semplice aiutante. E come hanno fatto gli agenti incaricati ad avere le informazioni che posseggono? Intervistando gli assassini già in carcere, ovviamente; nella prima stagione abbiamo assistito alle interviste a Kemper, Brudos, Speck e molti altri, mentre in questa seconda stagione vediamo rappresentati due “celebrità”: Berkowitz, noto anche come il “Il figlio di Sam” e Manson. Ebbene sì, Charles Manson, che figura anche tra i personaggi dell’attesissimo “C’era una  volta….. a Hollywood” di Tarantino

Zodiac- Recensione spoiler

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Una delle figure più amate dalla società di massa è quella del serial killer: assurdo anche solo a pensarci, eppure film, libri e serie tv che parlano di assassini spietati (sia veri sia inventati) sono a centinaia e, in linea generale, hanno sempre moltissimo successo. Un dettaglio che accomuna tutti questi prodotti è uno: alla fine della puntata, del libro o del film, noi scopriamo chi è l'assassino e quali sono le motivazioni che lo spingono, le quali, in linea generale, vanno al di là della semplice "pazzia" o di una qualche malattia mentale, che in realtà spesso si cela dietro i serial killer più spietati. In quest'ottica, "Zodiac" si differenzia dalla maggior parte di questi prodotti: il regista David Fincher sceglie di raccontare le vicende del Killer dello zodiaco, la cui vera identità e motivazioni sono tutt'oggi un mistero. Il film segue le vicende di Robert Graysmith, un vignettista appassionato di enigmi e interpretato da Jake

Lisbona: cosa vedere + la mia esperienza

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Devo ammetterlo, all'inizio non ero molto entusiasta della meta che io e le mie amiche avevamo scelto per le vacanze: la mia idea era di lanciarmi in un viaggio "avventuroso" nel nord europa, ma non erano tutte d'accordo con il mio piano e così, dopo una discussione più breve di quanto sarebbe potuta essere, la scelta è ricaduta sulla capitale del Portogallo. Nonostante ciò, Lisbona mi ha conquistata: le sue stradine strette e sempre in salita, le sue case ricoperte da mattonelle in ceramica ed i suoi paesaggi semplici e sorprendenti si sono lentamente fatti strada nel mio cuore e mi hanno conquistata.  Lisbona non è una città frenetica, anzi è lenta e calma, nessuno sembra aver fretta ed è bastato solo un giorno prima che anche noi abbandonassimo tutta la frenesia di visitare tutto in fretta e ci abbandonassimo ai suoi ritmi lenti, fatti di colazioni sin troppo lunghe e camminate senza una meta precisa, riuscendo comunque a visitare bene tutto quello che ci eravamo